La storia del “Flamingo”, comincia negli anni ’50, quando i proprietari dell’immobile decidono di aprire nel centro storico del paese la prima sala cinematografica. Il successo è assicurato e per molti anni il cinema è una realtà.
Alla fine degli anni ’60 fa irruzione nelle case degli elbani la televisione. Per il cinema questo significa una inevitabile chiusura. Una parte viene destinata ad ospitare un’attività commerciale fino a che nel 1974 il capoliverese Gualberto Gennai, emigrato tempo prima in Australia decide di tornare alle origini ed aprire nel centro storico del paese, dove prima esisteva il cinema, un moderno ristorante. Nasce così il “Bar Ristorante Pizzeria Flamingo”, così chiamato per i colori distintivi del locale di allora e molto simili a quelli del fenicottero.
Alla fine degli anni ’70, Gennai decide con la famiglia di tornare in Australia e il Flamingo chiude i battenti. L’immobile resta inutilizzato per molti anni, mentre a Capoliveri si ricordano i bei tempi del cinema, della feste da ballo e dei bei momenti trascorsi al “Flamingo”.
A partire dalla seconda metà degli ’90 viene concepito il progetto di restituire al paese un luogo di incontro e di cultura. Il Comune acquisisce per questo motivo la sede dell’ex cinema ritenendolo il posto giusto per questo scopo, un luogo del cuore da recuperare.
Finalmente nei primi mesi del 2014 i lavori di ristrutturazione dell’immobile vengono ultimati. L’amministrazione comunale decide di chiamare il teatro “Flamingo” e di dedicarlo agli “Elbani nel mondo”, cioè a tutti quei cittadini dell’Elba e di Capoliveri in particolare, che hanno lasciato l’isola per cercar fortuna altrove, ma che mai hanno dimenticato la propria terra d’origine.
Il Teatro Flamingo da allora ospita spettacoli, concerti, incontri culturali, oltre ad indossare la sua antica veste: quella di sala cinematografica.