Gidon Kremer

Fra i più importanti violinisti del mondo, Gidon Kremer probabilmente ha avuto la carriera meno convenzionale. Nato il 27 febbraio 1947 a Riga, in Lettonia, ha iniziato a studiare musica all’età di quattro anni sotto la guida di suo padre e suo nonno, entrambi illustri musicisti d’archi. All’età di sette anni è entrato alla Scuola di Musica di Riga, dove ha subito ottenuto ottimi risultati. A sedici anni ha vinto il Primo Premio in un concorso nazionale promosso dalla Repubblica di Lettonia. Due anni dopo ha iniziato a studiare con David Oistrakh al Conservatorio di Mosca. Ha continuato a vincere premi prestigiosi incluso quello del Concorso ‘Queen Elisabeth’ di Bruxelles nel 1967 e il Montreal International Music Competition nel 1969, oltre al primo premio nei Concorsi Internazionali ‘Paganini’ e ‘Tchaikovsky.

La straordinaria carriera di Gidon Kremer è partita proprio dalla solida base costituita dallo studio e dalla voglia di affermazione. Negli ultimi cinquant’anni si è imposto a livello internazionale diventando uno degli artisti più originali e audaci della sua generazione. Come musicista di recital si è esibito praticamente su tutti i più importanti palcoscenici del mondo e con le orchestre più prestigiose d’Europa e del Nord America, ha inoltre collaborato con tanti dei più importanti direttori d’orchestra degli ultimi cinquant’anni.

Il repertorio di Gidon Kremer è eccezionalmente ampio ed abbraccia le principali opere per violino del periodo romantico e di quello classico, abbinandolo alla musica di straordinari compositori del XX e XXI secolo, quali Berg, Henze e Stockhausen. È stato il sostenitore delle opere di compositori viventi russi e dell’Europa dell’est ed ha interpretato numerose loro nuove composizioni, diverse delle quali sono state dedicate proprio a lui. Il suo nome è saldamente associato a compositori del calibro di Alfred Schnittke, Arvo Pärt, Giya Kancheli, Sofia Gubaidulina, Valentin Silvestrov, Luigi Nono, Edison Denisov, Aribert Reimann, Pēteris Vasks, John Adams, Victor Kissine, Michael Nyman, Philip Glass, Leonid Desyatnikov e Astor Piazzolla, di cui interpreta le opere in modo da tener fede alla tradizione pur rispettandone il ricco contenuto di freschezza ed originalità. È corretto dire che nessun altro solista di paragonabile statura internazionale abbia fatto di più per promuovere la causa dei compositori contemporanei e della musica moderna per violino.

Artista straordinariamente prolifico, Gidon Kremer ha al suo attivo più di 120 registrazioni. Molte di esse hanno ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali in omaggio alla sue eccezionali doti interpretative. L’elenco dei premi include, fra gli altri, il Grand prix du Disque, il Deutscher Schallplattenpreis, il Premio Ernst von Siemens, la Bundesverdienstkreuz, il Premio dell’Accademia Musicale Chigiana, il Triumph Prize 2000 (Mosca), il Premio Unesco nel 2001, il Saeculum Glashütte Original Musik Festspiel Preis di Dresda nel 2007, il Premio Rolf Schock per le Arti Musicali di Stoccolma nel 2008, il Lifetime Achievement Award del Festival Musicale di Istanbul nel 2010 ed il Premio Una Vita Nella Musica – Artur Rubinstein a Venezia nel 2011. Nel 2016 Gidon Kremer ha ricevuto il Praemium Imperiale, diffusamente considerato il Premio Nobel del mondo musicale.

Nel 1997 Gidon Kremer ha fondato l’orchestra da camera Kremerata Baltica con lo scopo di promuovere giovani musicisti talentuosi provenienti dall’area baltica – Estonia, Lettonia e Lituania. Da allora l’ensemble e il suo fondatore sono stati protagonisti di grandi tournée esibendosi in molte delle più rinomate sale concertistiche e apparendo nei festival più prestigiosi del mondo. Insieme hanno inoltre inciso più di venticinque CD per le case discografiche Teldec, Nonesuch, Burleske, Deutsche Grammophon ed ECM.

Nella stagione 2016-2017 sono avvenuti i festeggiamenti del ventesimo anniversario dalla fondazione dell’ensemble e del settantesimo compleanno di Gidon Kremer, con un’ampia tournée negli Stati Uniti, Europa ed Estremo Oriente. Il violinista è apparso anche come solista, fra gli altri, con la Philharmonisches Staatsorchester di Amburgo diretta da Kent Nagano, i Berliner Philharmoniker diretti da Christian Thielemann, la Boston Symphony Orchestra diretta da Juanjo Mena e la National Symphony Orchestra diretta da Christoph Eschenbach.

Nel febbraio 2002 Gidon Kremer e l Kremerata Baltica hanno ricevuto un ‘Grammy Award’ per la registrazione After Mozart (Nonesuch) nella categoria ‘Best Small Ensemble Performance’. La stessa registrazione ha ottenuto un premio ECHO Klassik lo stesso anno. La registrazione per ECM di opere di Mieczysław Weinberg è stata nominata ai ‘Grammy’ nel 2015.

Nel 2015 l’etichetta discografica Deutsche Grammophon ha pubblicato New Seasons, l’incisione di Gidon Kremer e della Kremerata Baltica che include il Secondo Concerto per violino di Philip Glass, The America Four Seasons ed opere di Arvo Pärt, Giya Kancheli e Shigeru Umebayashi. La loro ultima registrazione, pubblicata da ECM nell’ottobre del 2015 in onore dell’ottantesimo compleanno di Giya Kancheli, va ad aggiungersi a Chiaroscuro, l’opera del compositore georgiano per violino, orchestra d’archi e percussioni e Twilight, opera per due violini e orchestra d’archi, con Gidon Kremer e Patricia Kopatchinskaja nelle vesti di solisti. Entrambe le registrazioni hanno attratto i favori della critica e del pubblico internazionale a poche settimane dalla pubblicazione.

Per celebrare il settantesimo compleanno del violinista, Deutsche Grammophon ha pubblicato un cofanetto in edizione limitata nell’ottobre 2016: un totale di 22 cd contenente l’integrale dei concerti registrati per questa etichetta e due album della Kremerata Baltica, con inclusa la prima incisione assoluta del Concerto per Tre di Schnittke.

Gidon Kremer suona un violino Nicola Amati del 1641. È anche autore di quattro libri di successo, l’ultimo dei quali si intitola Letter to a young pianist (2013). I suoi scritti sono tradotti in diverse lingue e in essi si riflettono il suo impegno e le sue conoscenze in campo artistico.
Foto © Angie Kremer